destionegiorno
Si può iniziare a scrivere anche quando i capelli sono diventati bianchi. Ritengo che l' esperienza giunta al culmine della vita può raccontare molte più cose. Il mio maestro è stato Bruno Baldassarri, conosciuto in alcuni miei viaggi che mi hanno portato in Toscana ,dove lui è nativo ed è ... (continua)
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Ritorneranno verdi i nostri prati
e noi ci correremo a piedi nudi
leggeri, accarezzando la rugiada
che ci farà felici come un tempo!
Si schiarirà il cielo nel suo azzurro
senza una nube, senza alcuna macchia
e ci vedrà... leggi...
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Danzano al vento
le foglie d’autunno,
portando lontano
lontano il ricordo
di giorni d’estate.
Lassù un paesino
irradiato dal sole
ormai sta lottando
con nuvole nere!
Già cala la sera
in tutte le case!
Il primo camino
s’accende... leggi...
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Maria Vittoria Spinoso
Poesia pubblicata nello speciale 'Festa delle Donne 2015'
Ricordo il primo palpito del cuore,
un fulmine impetuoso
che irruppe in un banale
autobus di linea:
non dispiacque la folla che spingeva
gli affannosi respiri,
mi giunsero come dediche d’amore!
Desideri domati dall’età
e trasmessi ahimè da spenti cuori,
con lo sguardo felice da bambini,
per tanti anni ci dicemmo "sì".
Di baci fu l’amore e di carezze,
respirati affannosi alla follia,
promesse che sentirono le stelle.
Primi languidi sguardi, primi pianti,
belle frasi, parole, sempre quelle,
tanti i sogni di sabbia,
che contiene il golfo del mio lido,
costruiti, rubandoli alla luna.
Qui tutto adesso mi ricorda te
e quel tutto mi è divenuto nulla,
grigiore di passato!
Arso per l’infuocato
amore sconfinato!
Le rondini ora falsano la rotta
e fingono volando
di non vedere il nido,
che fu anche un tempo primavera nostra!
Fu quello amore fervido e innocente!
Ma il vento dell'inverno
mondò l’anima mia
per cancellare te che più non eri
quel grande amore mio.
Le promesse rimasero alle stelle
e spensero le luci quel sipario,
si spensero per sempre quegli ardori:
l'immenso mare dopo una tempesta
languisce la sua onda per morire! | |
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